Disturbi dell'umore

Vincere la depressione è possibile!

La depressione è, insieme all’ansia, uno dei disturbi più comunemente segnalati e presenti in persone di tutte le età: possono essere diagnosticati episodi depressivi in bambini, adolescenti, adulti e anziani, sebbene l’insorgenza dei primi sintomi avviene più frequentemente tra i 20 e i 50 anni.

Un intervento rapido e tempestivo, soprattutto all’insorgere dei primi sintomi, è quindi fondamentale per evitare al disturbo di diventare cronico, peggiorando anno dopo anno. Lottare e vincere la battaglia contro la depressione è una missione possibile, l’importante è trovare la forza e chiedere aiuto, non solo a professionisti, ma anche a persone vicine che possono dare un aiuto concreto a volersi bene.

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Il disturbo

La depressione non va confusa come un momento di tristezza o demoralizzazione, è diversa anche dallo stato di una persona colpita da un lutto. Il depresso presenta infatti una serie di sintomi che dipendono da un senso di vuoto interiore e una percezione negativa di sé, che finisce per compromettere il funzionamento della persona in ogni ambito (familiare, lavorativo etc…)

La depressione rientra nella categoria dei Disturbi dell’Umore insieme ad altre varianti come il disturbo bipolare, la ciclotimia, la distimia, l’ipomania e la mania, ma può presentarsi anche in quadri più complessi al fianco di altre psicopatologie.

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Insegnamenti storici

Un noto psicoterapeuta americano, Carl Rogers, ha sempre creduto nella forza vitale degli esseri umani e della loro capacità di riprendere il controllo della loro vita ed emozioni. Così come i tuberi possono germogliare al buio forando persino i sacchi che li contenevano, Rogers credeva fermamente che l’animo umano è in grado di trovare le forze per uscire dal tunnel della depressione.

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La vita non cede mai. Anche agli esseri umani succede la stessa cosa: quando soffriamo, quando ci sentiamo perduti, quando siamo in preda all’ansia puntualmente, come per le patate, germogliano le forze che guariscono. Anche nelle situazioni più drammatiche la nostra forza vitale è attiva.

L’allieva prediletta di Jung, Marie-Louise von Franz così pensava:
“Per fare qualcosa di buono, si deve essere giù di corda per un lungo periodo. Il che può prendere la forma della depressione o semplicemente del fatto che nulla succede.”